venerdì 20 agosto 2010

Serve leggere le etichette?

Ancora un'articolo su cui riflettere, questa volta da il corriere.it. Riguarda i pomodori cinesi. Non ho nulla da obbiettare sul fatto che i cinesi esportino i pomodori in Italia, ma finchè «sulle etichette è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro»,
significa che quando facciamo la spesa non sempre acquistiamo ciò che "crediamo di acquistare".
Lo puoi leggere qui: Entro l'anno sbarcheranno 100 milioni kg di pomodori cinesi Citazione

sabato 7 agosto 2010

E oggi mi adotto un formaggio


Oggi ho trovato questo articolo su La Stampa on-line che vorrei segnalarvi. Vi consiglio di leggerlo, se siete interessati a fare un primo passo avanti per migliorare la qualità di vita con poca spesa ed un aiuto concreto a chi si ingegna e impegna per mantenere le tradizioni e permettervi di gustare prodotti naturali.
Eccone un brano:
"La somma da pagare è modesta. Nel caso della cooperativa «La porta dei Parchi», ad Anversa degli Abruzzi, con 190 euro si acquista il diritto a una quantità di cose: un agnello biologico, che però non deve essere necessariamente mangiato a Pasqua perché lo si può anche graziare, tre chili di formaggi stagionati, uno di ricotta fresca o affumicata, un chilo di salamelle, la lana della tosatura rappresentata da un paio di calzettoni da trekking o tre chili di filo, oltre naturalmente alla fotografia del caro animale."
Il resto potete leggerlo qui: